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Polemica sull’ordinanza “anti-movida”. Il sindaco Nevoloso: “Movida a tutti i costi contraria allo sviluppo turistico sostenibile per Isola”.

Polemica sull’ordinanza “anti-movida”. Il sindaco Nevoloso: “Movida a tutti i costi contraria allo sviluppo turistico sostenibile per Isola”.

Continua a far discutere l’ordinanza del sindaco Orazio Nevoloso, n. 27 del 21 giugno 2021, che ha introdotto, a decorrere dal 25 giugno e per il periodo di 30 giorni, misure di contrasto alla “movida” selvaggia, per la prevenzione e vigilanza negli stabilimenti balneari, nelle attività commerciali e in quelle di somministrazioni. Tra le varie misure (per leggere l’intera ordinanza clicca qui), si prevede quanto segue:

  • per i pubblici esercizi e le attività di somministrazione, la chiusura alle ore 01.00, tranne il sabato e nei prefestivi, quando la chiusura dovrà avvenire alle ore 02.00;
  • per gli stabilimenti balneari su demanio marittimo, la chiusura alle ore 20.00. All’interno di tali stabilimenti l’attività di somministrazione dovrà cessare alle ore 01.00. Esclusivamente il sabato e prefestivi, la chiusura è disposta alle ore 02.00. Per gli stabilimenti balneari su area privata, l’attività di balneazione dovrà cessare alle ore 21.00, mentre l’attività di somministrazione alle ore 01.00 (tranne il sabato e prefestivi, quando la chiusura dovrà avvenire alle ore 02.00);
  • è inoltre fatto divieto assoluto, in tutti gli stabilimenti balneari, di qualsiasi attività di intrattenimento musicale e/o spettacolo, se non preventivamente autorizzate dalla Questura di Palermo;
  • dalle ore 20.00 alle ore 06.00 è fatto divieto assoluto di vendita di qualsiasi bevanda, in bottiglie di vetro ed in lattina. La loro somministrazione deve avvenire in bicchieri di carta o in materiale biodegradabile nei quali le bevande devono essere versate direttamente da chi ne effettua la somministrazione o la vendita. Il predetto divieto non opera nel caso in cui la somministrazione e la conseguente consumazione delle predette bevande, avvengano all’interno del locale e/o delle sue pertinenze esterne regolarmente autorizzate, purché la loro mescita avvenga all’interno dell’area delimitata e con modalità tali da non vanificare il divieto di vendita e/o consumo da asporto;
  • è fatto divieto assoluto di consumo su aree pubbliche o su aree private ad uso pubblico, di bibite od alcolici in contenitori, bottiglie e bicchieri di vetro, nonché di lattine, acquistati altrove. A tutti i consumatori è, altresì, vietato su tutto il territorio comunale e per l’intera giornata, il deposito (anche temporaneo), l’abbandono e la dispersione sul suolo pubblico di contenitori di vetro, di bottiglie di vetro e di lattine.
  • è altresì vietato, dalle ore 23.00 alle ore 06.00, la vendita e il consumo di superalcolici.

rappa pieroAd innescare per primo la polemica è stato il presidente del Consiglio Piero Rappa. “La nuova ordinanza del Sindaco di Isola delle Femmine non mi sembra compatibile con la vocazione turistica del nostro territorio”, ha dichiarato in un posto pubblicato su Facebook, “oltre ad alcune norme, certamente volte a tutelare il decoro urbano (ancora oggi troppo deturpato dall’inciviltà di pochi), il provvedimento stabilisce alcuni divieti e limitazioni, che di fatto impongono un ulteriore coprifuoco alle attività commerciali di Isola delle Femmine. Vi è, a mio avviso, il rischio che tali prescrizioni mortifichino lo sforzo degli operatori di diversi settori (ristorazione, intrattenimento, balneazione, alberghiero) di rilanciare il tessuto produttivo sostanzialmente asfittico della nostra cittadina, anche a causa dei risvolti disastrosi prodotti in ambito economico dalla pandemia. Spero, pertanto, che una riflessione più attenta e di ampio respiro, riguardante le problematiche tanto di ordine pubblico, quanto di carattere economico oggi vissute dalla nostra ridente cittadina, spinga il Primo Cittadino a rivalutare e modificare i contenuti dell’Ordinanza. Intanto”, conclude Rappa, “mi preme esprimere la mia vicinanza a tutti gli esercenti inevitabilmente colpiti dalle restrizioni oggi introdotte, nonché a tutti quei concittadini (giovani e meno giovani) che attendevano l’approssimarsi della stagione estiva e l’arretramento del Coronavirus, per tornare a vivere più pienamente Isola delle Femmine”.

Sulla questione è intervenuto il sindaco Orazio Nevoloso, con una nota diramata congiuntamente al sindaco di Capaci, Pietro Puccio. “La movida a tutti i costi non lo riteniamo un modello di sviluppo turistico sostenibile per i nostri paesi sia in termini economici, per i servizi che riusciamo a garantire, sia in termini sociali per la tenuta dell’ordine pubblico e della sicurezza”, affermano i due sindaci, “è questo il principio dirimente che ci ha portato ad adottare le rispettive ordinanze, in piena sintonia con la compagnia dei carabinieri di Carini. Si può continuare a godere della bellezza della nostra costa unitamente alla fruizione dei nostri locali, bar, ristoranti, pub e gelaterie senza necessariamente scadere in situazioni indecorose con effetti negativi per la qualità urbana e per le condizioni di vivibilità degli spazi pubblici”.

giunta nevolosoC’è un popolo silenzioso che con toni miti lamenta, oggettivamente e quotidianamente, le gravi alterazioni della quiete pubblica per la presenza di rumori molesti e musica ad alto volume in orari notturni”, continuano Nevoloso e Puccio, “l’iniziativa economica imprenditoriale ben venga, soprattutto dopo questo lungo periodo di restrizioni per la pandemia da Covid-19, ma deve essere contemperata con l’utilità sociale, senza recare danno alla sicurezza e alla libertà di tutti i cittadini, inclusi gli anziani, i bambini, gli ammalati e tutti i lavoratori che puntano la sveglia all’alba. Disporre una chiusura di 3 o 4 ore su 24, vietare la vendita di bevande nei contenitori di vetro fuori dalle pertinenze dei locali e proibire la vendita di superalcolici oltre le 23, non le riteniamo misure draconiane, anzi vanno nella direzione delle regole adottate dalle migliori località turistiche della penisola. Chiaramente siamo aperti al confronto con i pubblici esercizi al fine di monitorare e verificare se ci sono possibilità di migliorare questi provvedimenti in vista del mese di agosto”.

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