Alex Biondo, il primo rider di Isola delle Femmine

Alex Biondo, il primo rider di Isola delle Femmine

Tra le numerose conseguenze che sono derivate dall’epidemia da Covid-19 e il lockdown del 2020 vi è stato l’esplodere del fenomeno “riders”. Si tratta di fattorini, ragazzi ma anche over 40, che tramutano un ordine su Internet – di cibo, ma non solo – in una consegna a domicilio. Nelle città italiane li vediamo sempre più spesso sfrecciare per le strade, in bici o in motorino, incuranti di pioggia e vento per portare a casa un guadagno dignitoso.

alex biondo rider1Con la pandemia, questo fenomeno è arrivato anche ad Isola delle Femmine. Il primo (e fin’ora unico) “rider” è Alex Biondo, classe 1986. “Faccio l’animatore turistico da 12 anni”, ci ha raccontato, “ho cominciato a fare il rider subito dopo il primo lockdown, precisamente il 4 maggio del 2020, facendomi pubblicità con tutti i commercianti. Prima di allora non esisteva questa figura ad Isola. Nella disgrazia del Covid, nei due mesi di lockdown, ho riflettuto molto per creare qualcosa che non c’era e mettermi a disposizione della gente”. Un lavoro duro, quello del rider, e ancora purtroppo senza adeguate tutele: “Le prime volte lavoravo dalle 9 del mattina fino all’1 di notte, con un ora e mezza di riposo. Facevo la bellezza di 840 km ogni 10 giorni, tutto in bici, con la forza delle mie gambe”.

alex biondo rider2L’ordine avviene tramite whatsapp”, spiega Alex, “io giro il messaggio al commerciante, che poi mi chiama. Oppure mi mandano la lista della spesa ed io corro al supermercato. Lavoro per qualsiasi tipo di domicilio, dalle sigarette, alla carne, alla spesa in generale, pane, colazione, pizza, pollo, gelato, farmaci, ritiro ricette dal medico, insomma faccio proprio tutto. Mi sono anche messo a disposizione per gettare la spazzatura di alcuni clienti.  Faccio consegne a domicili a chiunque, dai commercianti, a semplici cittadini, fino ad arrivare ai villeggianti e turisti giornalieri in spiaggia. Mi chiamavano anche dai motoscafi, per ritirare ciò che avevano ordinato”.

Nel suo lavoro mette anche un pizzico di fantasia: “A dicembre mi sono anche travestito da Babbo Natale e ho creato una bici-slitta con carrello e con tanto di luci e alberello, per poter trasportare i bimbi e strappare loro qualche sorriso. Regalavo caramelle e bigliettini di auguri”.

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