
Mettiamoci nei panni di un padre che piange…
Qualsiasi cosa noi pensiamo, qualsiasi lavoro facciamo, qualsiasi incidenza abbia questo cataclisma umanitario nelle nostre vite, dovremmo considerare questa foto strepitosa di Daniel Etter.
La foto di una famiglia siriana che approda a Kos, in Grecia, dopo che la barca su cui viaggiava aveva iniziato a imbarcare acqua e stava affondando.
Alcuni di noi sono genitori, ma tutti quanti siamo stati figli. E allora proviamo un secondo a metterci in quei panni, di un padre che piange perché ha raggiunto riva salvando i figli, di una famiglia che si aggrappa a quest’uomo. Forse potremmo pensare non solo in termini di numeri enormi, ma di singoli esseri umani, singole storie. E renderci conto che questa Italia così vituperata, questa Italia, con tutti i suoi sbagli e le sue brutture, un giorno sarà ricordata dalla storia fra quei paesi che non hanno mai lasciato essere umani, famiglie, padri e bambini, in balia del mare.
Riccardo Gazzaniga, poliziotto, scrittore e dirigente del SIAP
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E si, non vorrei trovarmi al posto loro,siamo tutti papà e figli, inorridisco al solo pensiero. Asilo europeo, evitare i viaggi della morte,interventi condivisi e unanimi dell’europa ma doprattutto solidarietà e rispetto della vita