Dibattito acceso sul Gender a Isola delle Femmine. Sfiorata la rissa

Dibattito acceso sul Gender a Isola delle Femmine. Sfiorata la rissa

Che sarebbe stato un incontro acceso si poteva prevedere già nei giorni che hanno preceduto il convegno sui Gender, che si è tenuto ieri sera presso piazza Pittsburgh. E così è stato. La rotonda era stracolma di gente: la cittadinanza ha risposto in massa all’allarme lanciato dalla parrocchia e dagli organizzatori dell’evento. “Come tutelare i nostri bambini ed adolescenti” era il sottotitolo della locandina. Massiccia è stata anche la presenza delle forze dell’ordine: carabinieri, vigili e guardia costiera hanno presidiato la piazza per garantire l’ordine pubblico e il loro intervento, alla fine, si è rivelato necessario.

Che l’incontro avesse un’impronta fortemente religiosa lo dimostrava il fatto stesso che fosse stato organizzato dalla parrocchia. A fare l’introduzione è stato il parroco, Don Calogero Governale, che ha ringraziato la comunità per essere accorsa così numerosa. Poi è stata la volta dell’assessore alla cultura Anna Maria Lucido – nel ciclone della polemica accesa dall’associazione Arcigay Palermo – la quale ha spiegato che l’amministrazione non ha partecipato solo perché si tratta di un tema etico e ha anticipato che quello sarebbe stato un incontro-dibattito non per indottrinare la gente, ma per trasmettere delle informazioni chiarificatrici sul tema.

avvocato Gianfranco Amato

avvocato Gianfranco Amato

Dopo i primi interventi introduttivi degli ospiti, è arrivato il momento dell’oratore principale e più atteso della serata, l’avvocato Gianfraco Amato. Alzatosi in piedi sulla scalinata della rotonda, a fianco di un proiettore, ha fatto la sua lezione su come l’ideologia Gender, secondo cui non vale più il binomio natura-sesso, bensì genere-cultura – in parole povere l’essere maschio o femmina non dipenderebbe dalla genetica ma dalla percezione di sé – dinanzi ad un pubblico rimasto attento e praticamente sbigottito per quasi due ore. “Partiamo spiegando che cos’è la teoria Gender, perché il dato incredibile è che nessuno conosce la definizione di questa teoria, anzi c’è tanta confusione”, ha esordito l’avvocato, “qualcuno la confonde con l’educazione sessuale, qualcuno con la parità di genere uomo-donna, qualcuno con l’omossessualità. In realtà l’ideologia gender è l’idea per cui uno è maschio o femmina, uomo o donna, non in base a come è strutturato biologicamente, anatomicamente ma in base a ciò che sente di essere al momento. Questa è quella che papa Francesco ha definito ‘uno sbaglio della mente umana’. Noi spiegheremo che questa teoria, nonostante il suo devastante carico di irrazionalità, sta dilagando attraverso quattro canali: la legge, la magistratura, la cultura e soprattutto attraverso l’indottrinamento scolastico”.

E così ha cominciato a sciorinare una serie di dati, ad elencare vari documenti, sentenze, disegni di legge discussi e poi non approvati, fatti di cronaca italiani ed esteri, mescolandoli in un immenso calderone dove fatti veri connessi fra loro disegnavano un quadro allarmante ma che poi, in realtà, alla luce della legge di riforma della scuola, la cosiddetta Buona Scuola, non trova riscontro – almeno a livello normativo. Se è vero che nella cultura dominante certe idee si vanno diffondendo, non si può dar torto a chi, nel corso della serata, ha fatto notare che la legge in questione non afferma che ai bambini dell’asilo verranno spiegate pratiche sessuali varie e/o la masturbazione infantile, come invece si legge in vari messaggi allarmistici che in questi giorni circolano sui social, né che verrà insegnata l’ideologia gender, anche perché il termine “genere” – traduzione di gender – viene utilizzato solo per parlare di “violenza di genere”.

rissaFinita la lezione, la parola è passata al pubblico e la discussione si è fatta accesissima. “Sono tutte sciocchezze”, ha esclamato Giuseppe Meola della Liberi Tutti No profit, tra i fischi e le urla del pubblico. Tra esponenti dell’associazione Arcigay, insegnanti che protestavano per non essere state convocate per rappresentare il mondo della scuola, e semplici cittadini indignati, l’atmosfera si è surriscaldata e la situazione è degenerata alla fine del dibattito, quando qualcuno ha preso 15 dei libri che l’avvocato e il suo staff avevano messo a disposizione del pubblico – con offerta libera – perché non fossero distribuiti alla cittadinanza. Si è sfiorata la rissa, ma l’intervento dei carabinieri ha fatto calmare gli animi. Mentre un inviato delle Iene andava in giro ad intervistare gli isolani, per un’altra ora tanti cittadini sono rimasti presso la rotonda a discutere, ma la maggior parte di loro era unanime nell’affermare che l’incontro è stato utile per chiarire i dubbi sul tema, mentre altri, come l’insegnante Chiara Oliva, hanno commentato che basta leggere il testo della legge per smontare tutto l’impianto teorico dell’avvocato Amato e ha invitato tutti a leggerla questa legge. 

Chiara Oliva

Chiara Oliva

È importante informarsi attraverso le fonti oggettive”, ha affermato Chiara Oliva, facendo anche riferimento al “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere” in cui si dice chiaramente che l’obiettivo prioritario deve essere quello di educare alla parità e al rispetto delle differenze, in particolare per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini nel rispetto dell’identità di genere, culturale, religiosa, dell’orientamento sessuale, delle opinioni e dello status economico e sociale, sia attraverso la formazione del personale della scuola e dei docenti sia mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica. “È un bene, a mio avviso che bambini e adolescenti vengano a conoscenza il più presto possibile dei principi di uguaglianza e la non discriminazione”, ha continuato, “ciò renderebbe l’ambiente scolastico più sicuro e al riparo dalla violenza, dalle angherie, dall’esclusione sociale o da altre forme di trattamenti discriminatori e degradanti“.

La discussione continua sui social e certamente non è finita qui. Se dopo l’incontro di Capaci, avvenuto l’anno scorso, tantissime mamme volevano addirittura togliere i bambini dalla scuola, ci chiediamo cosa avverrà a Isola delle Femmine. Intanto si aspetta il referendum abrogativo della Buona Scuola ma – attenzione – non sulla legge nella sua interezza, solo sulla parte che introdurrebbe l’ideologia gender. E così ciò che di veramente dannoso introduce la riforma Renzi sulla scuola passa sotto silenzio, sommerso dalle polemiche su un problema che non esiste.

di Eliseo Davì

Il voto dei nostri lettori
[Voti: 34    Media Voto: 2.9/5]

Commenti

Eliseo
Seguimi su:

Eliseo

Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
Eliseo
Seguimi su:
Share