La Pro Loco di Isola delle Femmine organizza la prima edizione della “ghiuotta isolana”

La Pro Loco di Isola delle Femmine organizza la prima edizione della “ghiuotta isolana”

Domenica 3 luglio a Isola delle Femmine, presso piazza Pittsburgh, si svolgerà a partire dalle 17 la prima edizione della “Ghiuotta isolana”, organizzata dalla Pro Loco, da un idea di Vincenzo Aiello, titolare del Maxim Bar. “È una tradizione antica che vogliamo riportare alla luce”, ha dichiarato Pino Rubino, presidente della Pro Loco. Ma che cosa è la “ghiuotta”? Ce lo spiegano Vincenzo Aiello e Antonio Cataldo:

pescatori…a Ghiuotta in dialetto indica una zuppa che veniva comunemente consumata dai pescatori durante i loro lunghi viaggi in mare. Aglio, cipolla, patate, olio d’oliva e zafferano erano gli ingredienti base a cui veniva aggiunto il pescato del giorno ed un particolare tipo di pane, ottenuto grazie ad uno speciale metodo di produzione. Uno storico panificio isolano, infatti, utilizzava solo il lievito madre che favoriva una lievitazione naturale e permetteva al pane di trattenere al suo interno l’umidità necessaria per mantenersi a lungo, anche perché sviluppava una crosta spessa. Inoltre, il fatto che tutti i pani venivano fatti in grandi pezzature, che venivano avvolte ad una ad una in grandi panni, ne agevolava la lunga conservazione. La farina utilizzata per la produzione di questo particolare tipo di pane proveniva direttamente da una miscela di alcune delle 52 varietà di grano autoctono della Sicilia (tra cui Tumminia, Sant’Agata, ecc.) coltivate senza l’impiego di fertilizzanti. Molti pescatori delle marinerie limitrofe passavano da Isola per acquistarlo prima di intraprendere viaggi lunghi anche tre settimane. A Ghiuotta era una pietanza gustosa, umile e facile da preparare; il pane ed il pesce formavano un simbolico connubio tra terra e mare.

Fu un piatto che rappresentò diverse generazioni di pescatori tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento in un mestiere in cui i confini tra i popoli non erano marcati e gli scambi culturali tra le diverse nazionalità erano molto vivi. I pescherecci che partivano dalle coste siciliane venivano spesso accolti nelle acque e nei porti nord-africani dai pescatori locali, creando un intreccio interessante tra storie e popoli diversi; vicende umane che racchiudono in sé un profondo senso di integrazione e collaborazione, tema più che mai attuale.

La festa della Ghiuotta non è solo l’occasione per degustare una pietanza storica, è anche un viaggio simbolico in tempi e luoghi lontani, celebrando un mestiere eterno che ancora oggi rappresenta Isola delle Femmine. Un evento ideato per omaggiare le antiche tradizioni paesane; un tributo per chi, ancora oggi, salpa ogni giorno verso l’infinito.  

di Vincenzo Aiello e Antonio Cataldo

Il voto dei nostri lettori
[Voti: 11    Media Voto: 3.7/5]

Commenti

Share