Lasciate la strada chiusa!

Lasciate la strada chiusa!

Sono passati 3 giorni dalla chiusura della Autostrada Palermo-Catania. In queste ultime 72 ore è stato un susseguirsi frenetico di notizie, critiche, caccia ai colpevoli, accuse rimbalzanti, come una pallina da ping pong impazzita, tra Palermo e Roma. In questo momento difficile per la Sicilia e per i Siciliani, qualcosa di positivo c’è: la raggia (la rabbia). C’è tanta rabbia nei siciliani intervistati tra Scillato e Caltavuturo, su quelle trazziere che l’ANAS osa chiamare strade statali.

Molti si lamentano, tanti si indignano. Sia per la chiusura della A19, ma soprattutto per l’assenza di un’alternativa. In questi tre giorni ci sono state parecchie riunioni per cercare di trovare delle soluzioni decenti, per situazioni indecenti. Ma la realtà è che, come spesso purtroppo capita, ci svegliamo tardi, troppo tardi, quando il danno è fatto e non ci resta nient’altro che abbattere e ricostruire. Sarebbero bastati piccoli interventi mirati, una mera ordinaria manutenzione. Ma piccoli interventi, significa piccoli investimenti, che si traducono in poco margine di speculazione. Di conseguenza non è stata fatta alcuna opera di prevenzione. E siccome il valore delle cose lo capisci solo nel momento in cui queste ti vengono a mancare ecco che tutta la Sicilia si sveglia dal torpore e capisce che non è normale che, se viene chiuso solo un tratto di quell’autostrada, si paralizza tutta l’isola.

Non è normale e non può essere tollerabile. Così in questo momento di emergenza, per incanto si torna a parlare di intensificare i collegamenti ferroviari, magari con treni moderni: una cosa incredibile, futuristica! Vi prego: lasciate l’autostrada chiusa. I Sindaci dei Comuni limitrofi al Viadotto Himera stanno protestando con i vertici dell’ANAS perché per anni hanno lasciato le Strade Statali della zona (come la SS120 Cerda-Caltavuturo, uno dei percorsi alternativi) senza alcuna manutenzione: frane, smottamenti avevano colpito quelle strade da almeno 10 anni, eppure nessuno si ricorda di interventi di manutenzione, di rifacimento del manto stradale perché “…tanto c’è l’autostrada…”. E oggi leggo la notizia che il Sindaco di Catania, Enzo Bianco, avrebbe chiesto a Ryanair un collegamento aereo tra le due principali città Siciliane. Trovate anche voi strano che il Sindaco lo abbia chiesto a Ryanair, non ad Alitalia? Beh, io un pò si. Ma di questo magari ne parliamo un’altra volta. Oggi concentriamoci in questa possibile nuova alba per la Sicilia che adesso, che è spaccata in due, si accorge di quanto scarsa, inaffidabile, e precaria sia la nostra mobilità sull’isola. E solo oggi, noi Siciliani, ci stiamo indignando e ci stiamo muovendo per provare a cambiare le cose, per avere ferrovie e strade. Quindi vi prego, non abbiate fretta: lasciate l’autostrada chiusa.

Di Simone Gradino

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Eliseo
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Eliseo

Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
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