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Isola delle Femmine allo Slow Fish 2015: grande successo dello stand dell’associazione Terra Damare

Isola delle Femmine allo Slow Fish 2015: grande successo dello stand dell’associazione Terra Damare

Si è conclusa la manifestazione “Slow Fish 2015 ” tenutasi  nello splendido scenario del porto antico di Genova. L’associazione Terra Damare,  grazie all’ instancabile lavoro di Gino Amato, ha organizzato una serie di iniziative ed intrapreso importanti contatti per la promozione dei territori interessati dal Gac e del Gal dei golfi di Carini e Castellamare del Golfo. Grande spazio è stato riservato al progetto “countrysidetour” (info sul progetto) che vede coinvolti i Comuni di Capaci e Altavilla Milicia. Prossima tappa del progetto sarà l’educational tour che vedrà protagonisti operatori turistici e giornalisti dell’Italia Centrale la prossima settimana (22, 23 e 24 maggio) in visita a Capaci ed Altavilla Milicia.

Durante la giornata di sabato Donatella Bianchi, conduttrice della trasmissione Linea Blu (trasmessa in diretta da Genova in occasione dello slow fish) ha visitato lo stand organizzato e gestito dalle impeccabili Federica e Valeria dello staff di Edrisi viaggi e Ulisse tour operator. Non sono mancati i contatti con l’associazione  Slow food, in particolare con  una delegazione di Bra’ guidata da Franco Canopale.

Grande successo hanno riscosso le degustazioni gratuite dei dolci di mandorla offerti da alcuni bar di Isola delle Femmine (Bar Fimis, bar  Gran Caffè, Maxim Bar, bar Lido Miramare e bar Valentina) ed i vini e la malvasia di Lipari. Isola delle Femmine, presente grazie alla collaborazione tra “Il Giornale di Isola” e l’associazione Terra Damare, ha avuto la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico dello slow fish,  che ha visto migliaia di presenze nello scorso week end.

Con una galleria fotografica proviamo a descrivere che cosa è stato slow fish. Un viaggio intorno al cibo di qualità che partendo dalle isola Eolie con i capperi, dalla Sicilia e Sardegna con i formaggi e l’olio di qualità, attraversa tutta l’Italia con numerosissime specialità (olio, pane, pesto, gelato, tonno, bottarga, etc.) arrivando fino in Bretagna con le ostriche selvatiche e al  nord Europa con il salmone della Norvegia.

Il protagonista assoluto delle degustazioni è stato il pesce, con l’affollatissima cucina di slow food Sicilia e la materia prima fornita dai Gac di tutta l’isola. Presenti anche diversi stand della tradizione marinara ligure con il fritto di pesce azzurro e le specialità tipiche come la focaccia ligure.  Un parte importante dell’area espositiva è stata riservata al l’educazione alimentare con laboratori didattici interattivi. Non sono mancati le giornate di formazione e gli incontri con Carlo Pedrini, fondatore di Slow flood, e di tanti altri esponenti della tradizione enogastronomica italiana ed internazionale.

Di Pino D’Angelo

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