23 Maggio 2015, per non dimenticare

23 Maggio 2015, per non dimenticare

Il Comune di Isola delle Femmine e il Comune di Capaci si sono uniti per le commemorazioni della strage in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Rocco DicilloAntonino Montinaro e Vito Schifani. Il programma è stato ricco di eventi: venerdì sera a Capaci è stato proiettato il docu-film La Trattativa, l’ultima opera della regista e comica Sabina Guzzanti, che racconta con un linguaggio innovativo ciò che emerso nel corso del processo che si tiene a Palermo sull’indicibile patto fra lo Stato e la mafia. L’evento è stato organizzato dal meetup dei 5 stelle di Capaci e alla fine della proiezione vi è stato un dibattito con Sabina Guzzanti e la deputata Claudia Mannino e si è cercato di andare al di là delle solite vuote e retoriche frasi ripetute ogni anno ad ogni celebrazione. “Se gli italiani vedessero questo film, comincerebbero ad aprire gli occhi. Capirebbero chi sono i nostri veri nemici”, ha spiegato Sabina Guzzanti. Il film è stato molto apprezzato dai presenti – all’incirca duecento persone – anche se l’assenza della stragrande maggioranza dei cittadini capacioti è indice di come il tema della “trattativa Stato-mafia” è ancora quasi del tutto sconosciuto e dopo tanti anni dalle vicende narrate si preferisce partecipare alle commemorazioni di facciata anziché cercare di capire perché tutto ciò è successo, ignorando che l’Italia di oggi, la seconda Repubblica, è nata nel sangue di quelle stragi.

Pif e Tina Montinaro

Pif e Tina Montinaro

Il 23 maggio il cuore della commemorazione si è svolto sul luogo della strage, a Isola delle Femmine – è poco noto, ma quella che è passata alla storia come la strage di Capaci, in realtà si è svolta all’interno del territorio comunale di Isola – dove sono stati piantati 100 gerani rossi in memoria degli agenti uccisi nella strage in quello che diventerà il giardino della memoria “Quarto Savona 15”, sul tratto dell’autostrada A29. Fra i partecipanti vi è stata Tina Montinaro, vedova di Antonio, capo scorta del giudice Falcone e presidente dell’Associazione Quarto Savona 15 (il nome in codice della squadra che scortava il giudice Falcone), Pif, regista del film “La mafia uccide solo d’estate“, il maestro Gaetano Curreri, autore della canzone “Per la bandiera“, nonché i sindaci dei vari comuni limitrofi. Il sindaco di Isola delle Femmine, Stefano Bologna, ha ribadito che il progetto del giardino della memoria “Quarto Savona quindici” finalmente è stato approvato e dovrebbe essere realizzato in pochi mesi – entro 90 giorni, stando alle dichiarazione dell’ANAS. Fra gli interventi più sentiti c’è stato quello di Pif, che ha messo in guardia su come si sta affievolendo la memoria in questi anni, tant’è che di anno in anno gli articoli di giornale dedicati al 23 Maggio si vanno riducendo sempre di più e ciò comporta una sempre maggiore responsabilità di ciascuno, perché quando non ci sarà più memoria toccherà a noi portarla avanti. L’intera giornata è stata raccontata in diretta dai microfoni di RadioTime e numerose sono state le associazioni che hanno aderito e hanno dato il loro contributo alla giornata. Anche i ragazzi e le ragazze della Scuola Elementare “Francesco Riso” di Isola delle Femmine hanno voluto far sentire la loro voce eseguendo un rap contro la mafia.

Il rombo dei motori di 100 motociclisti della Polizia di Stato hanno accompagnato i minuti precedenti l’orario della strage e alle 17:58 in punto è stato osservato un minuto di silenzio. Subito dopo il maestro Curreri ha suonato la sua canzone, “Per la bandiera“, emozionando le centinai di persone accalcate all’ombra della stele commemorativa che si erge verso il cielo come un monito, in religioso silenzio. Alla fine della giornata, dopo aver ascoltato un profluvio di parole, sempre uguali anno dopo anno, la speranza che ci si porta dentro è che questa noi sia stata una delle solite commemorazioni per lavarsi la coscienza. C’è ancora poca consapevolezza su quel che è realmente accaduto in quei terribili anni, sulle radici della Seconda Repubblica, sull’indicibile trattativa fra lo Stato e la mafia e questo pone una responsabilità ulteriore per chi informa e deve tenere sempre alta l’attenzione e la memoria.


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Eliseo
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Eliseo

Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
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