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Strage di via D’Amelio. Dina Lauricella e Rosalba Di Gregorio raccontano la storia “Dalla parte sbagliata”

Strage di via D’Amelio. Dina Lauricella e Rosalba Di Gregorio raccontano la storia “Dalla parte sbagliata”

Continua a Isola delle Femmine la rassegna letteraria “Un mare di libri”, con la presentazione del libro “Dalla parte sbagliata” della giornalista Dina Lauricella e l’avvocato Rosalba Di Gregorio.

di Eliseo Davì

Ventitre anni sono passati dalla strage di via D’Amelio e, dopo tre processi e 11 condanne all’ergastolo, ancora poco sappiamo su chi fece quella strage e su chi la volle. Anzi, dopo tanti anni di indagini, ci rendiamo conto che quello che credevamo di sapere era tutto sbagliato e ora un processo, il Borsellino quater, che si celebra a Caltanissetta, rimette tutto in discussione e fa degli imputanti del vecchio processo le parti civili del nuovo. È in quest’ottica che si colloca il libro di Dina Lauricella e Rosalba Di Gregorio “Dalla parte sbagliata”, l’ottica del falso pentito Scarantino, che accusò se stesso e altri innocenti di aver fatto la strage, indotto dal gruppo Falcone-Borsellino con minacce e torture a confessare il falso, in un enorme quanto fragile depistaggio che oggi conosciamo grazie al pentito Gaspare Spatuzza, autore del furto dell’auto FIAT 126 usata per l’attentato, e al pm Scarpinato che ha chiesto la revisione dei processi.

Il libro di Lauricella e Di Gregorio vuole quindi “tornare indietro nel tempo, per sbarazzarci della confusione accumulata negli anni e, atti alla mano, rimettere al posto giusto le poche pedine certe“. Entrambe le autrici sono concordi su un punto: “Dalla parte sbagliatanon è un libro antimafia. Rifiutando ogni tipo di etichetta, è un libro che vuole fare chiarezza e consentire, sulla base di alcuni punti fermi, di capire come sono andate veramente le cose. La giornalista, in questo libro, racconta della strage di Borsellino, dei lunghi anni di processi e sentenze cercando di ricostruirli da nuovi punti di vista, quello dell’ex pentito Vincenzo Scarantino e dell’avvocato Di Gregorio, e la storia che emerge è agghiacciante, incredibile, se tutto ciò non fosse realmente accaduto.

Dalla-parte-sbagliataDina Lauricella, giornalista de Il fatto quotidiano e inviata di Servizio Pubblico, è nata a Isola delle Femmine e a Isola ha trascorso praticamente tutta l’infanzia, prima di trasferirsi, da adolescente, a Palermo. Per lei Isola delle Femmine “ieri come oggi è il posto del cuore” ed è stato bello ed emozionante presentare a Isola il suo libro. Nella spettacolare cornice del porticciolo lei e Rosalba Di Gregorio hanno raccontato la vera storia, o quel poco di verità che già conosciamo sulla strage e sui depistaggi, ad un pubblico attento e letteralmente rapito, e hanno spiegato il perchè di questo titolo, Dalla parte sbagliata. “Il titolo è una provocazione”, ha spiegato Dina, “per molti anni ho sempre pensato di raccontare questa storia dalla parte giusta, ma quando mi sono confrontata con Rosalba e con altri tecnici del settore, ho capito che di quella strage, non solo io, ma tutti noi, la società civile in generale, non aveva capito niente, ho capito che forse era il caso di cambiare prospettiva per individuare per lo meno alcuni elementi di verità”.

Dina Lauricella è stata una di quei pochi giornalisti che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con Scarantino in un’intervista e ci ha raccontato quanto le fece impressione toccare con mano la pedina del depistaggio e ancora oggi le fa impressione pensare che lo Stato abbia scelto una figura così esile e provata per nascondersi.

Rosalba Di Gregorio è il legale di sette imputati ingiustamente condannati nel primo processo su via D’Amelio, oggi tornati in libertà grazie alle dichiarazioni di Spatuzza, nonchè avvocato di altre personalità di spicco di Cosa Nostra, come Provenzano, e fu una delle prime a capire il depistaggio che era stato messo in atto. Spesso le è stata attribuito l’appellativo di “avvocato di mafia”, ma, spiega, “l’avvocato è una parte essenziale del processo” e nel suo lavoro le capita di assistere “imputati di mafia”, non mafiosi. Per molti anni sostenne la totale inattendibilità di Scarantino ma rimase inascoltata perché, per l’appunto, è un avvocato di mafia.

All’incontro ha partecipato anche Anna Rita Leonardi, unica candidata sindaco di Platì, comune sciolto per tre volte per infiltrazioni mafiose, che si è detta anche lei “dalla parte sbagliata”, anche perchè, come ci ha spigato, “dalla parte sbagliata si sentono un pò tutti coloro che sono nati nelle nostre regioni, Calabra, Sicilia; hanno un peccato originario di essere etichettati sempre come criminali. In questo momento voglio rappresentare la parte sbagliata per poter, attraverso questa strada, imboccare la parte giusta”.

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Eliseo

Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
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