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Lettera aperta di Pino D’Angelo a Renzi e Faraone: “Nessun commissariamento, obbligate i sindaci a fare la differenziata”

Lettera aperta di Pino D’Angelo a Renzi e Faraone: “Nessun commissariamento, obbligate i sindaci a fare la differenziata”

Il presidente del consiglio Matteo Renzi vuole commissariare la Sicilia per risolvere il problema dei rifiuti. Il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone ha dichiarato: “Situazione igienico-sanitarie a rischio, troppi ritardi. Concessi 60 giorni, poi scatta la procedura”. Ecco la risposta del nostro giornale a Renzi e Faraone.

Cari Matteo e Davide,

se avete un po’ di tempo leggete la mia relazione al Consiglio comunale di Isola delle Femmine del 30 luglio 2015 (leggi qui). Si tratta solo di sei paginette che descrivono come si può trasformare un paese sommerso dai rifiuti in un paese pulito che fa la raccolta differenziata. E questo paese è Isola delle Femmine, un piccolo Comune in Provincia di Palermo che ha dimostrato che anche in Sicilia è possibile farla, la differenziata. Non ci sono segreti, né miracoli, c’è stata solo la volontà politica di affrontare e risolvere un problema. Un fantastico gioco di squadra fatto da amministratori, consiglieri comunali, dipendenti, operai, ditte serie che hanno consentito di realizzare un corretta gestione dei rifiuti.

Adesso non si tratta di fare l’ennesimo commissariamento alla Regione Sicilia per l’emergenza rifiuti. L’unico rischio concreto che vedo è quello che si utilizzi questo strumento per realizzare gli inceneritori (termovalorizzatori è il termine più morbido) attraverso il decreto “sblocca Italia/Sicilia“. Occorre invece emanare una direttiva che obblighi i sindaci ad attivare la raccolta differenziata attraverso l’art.191 del dlgs n.152/2006. Noi, a Isola delle Femmine, abbiamo realizzato un modello in cui al centro vi sono le utenze non domestiche, che ci consentono di raggiungere elevate percentuali di raccolta differenziata.

Occorre obbligare i sindaci ad attivare forme estreme di controllo, attraverso la videosorveglianza del territorio e la polizia municipale, al fine di impedire che almeno alcune tipologie di rifiuti “differenziabili” vengano ancora conferiti in discarica. Cartone, vetro e plastica delle utenze non domestiche, il verde da potatura, il legno e i rifiuti ingombranti delle utenze domestiche ci hanno consentito di raggiungere in pochi mesi il 40% di raccolta differenziata.

Non è difficile fare la raccolta differenziata, occorre imporre le regole più elementari a quei sindaci (e sono ancora tantissimi) che vogliono solo risparmiare e non investire sulla raccolta differenziata. A Isola, con poco più di 100 mila euro, stiamo assicurando il servizio per 10 mesi e, finora, dopo 5 mesi, abbiamo già risparmiato 155 mila euro e abbassato la TARI del 9%. Non mancano gli impianti per la differenziata ed i cittadini e le attività commerciali, soprattutto quelle del settore turistico, chiedono a gran voce di attivare tutte le iniziative che consentano di vivere in paese pulito. Si tratta di imporre un obbligo di legge con le maniere forti!

Vi invito – ma penso sia più facile per il sottosegretario Davide Faraone – a fare un giro a Isola delle Femmine.

Vi aspetto,

Pino D’Angelo

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