Disagi dei pendolari, la Regione dice no al bus diretto verso l’università e al biglietto unico

Disagi dei pendolari, la Regione dice no al bus diretto verso l’università e al biglietto unico

Ieri, finalmente, si è tenuto quel tavolo tecnico all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità per discutere delle problematiche causate dalla chiusura del tratto ferroviario Notarbartolo – Punta Raisi e dei relativi disagi dei pendolari. Siamo già a metà ottobre, è vero, ma si sperava che comunque potesse essere messa a punto qualche soluzione per alleviare questi disagi. Le proposte dei Comuni e del comitato dei pendolari, fra l’altro, non mancavano; anzi!

All’incontro hanno presenziato il sindaco di Capaci Sebastiano Napoli, il presidente del consiglio comunale di Isola delle Femmine Piero Rappa e quello di Cinisi Giuseppe Manzella, il segretario PD Capaci Salvatore Roccalumera, il Comitato Pendolari, i responsabili del servizio dell’offerta commerciale di Trenitalia e del servizio sostitutivo e la dott.ssa Madonia per l’Assessorato.

Risultati? Deludenti, soprattutto alla luce degli strumenti a disposizione del governo regionale. Dello stesso parere è lo stesso Roccalumera, che in una nota scrive: “Pochi i cambiamenti apportati al servizio sostitutivo predisposto da Trenitalia“. In particolare, Trenitalia ha messo a disposizione altri 15 mezzi che aumenteranno il numero dei pullman per ogni corsa, è stata introdotta la fermata alla stazione Imperatore Federico per permettere di arrivare puntuali alla coincidenza con la metropolitana che porta verso la Stazione Centrale. Inoltre, sono state prolungate fino a Cinisi le corse delle 13,12 e delle 14,12 ed è stata introdotta un’altra corsa da Fiera verso Cinisi alle ore 13,42 per venire incontro alle esigenze degli studenti che rientrano verso i nostri Comuni dopo l’uscita dalle scuole. Trenitalia peraltro si è impegnata a munire tutte le fermate di tabelle con orari ben visibili che saranno predisposte nei prossimi giorni.

La proposta fatta dai Comuni, di istituire un collegamento diretto con l’Università è invece caduta nel nulla, insieme a quella di spostare a Notarbartolo lo snodo dei bus e di ricevere specifiche risorse per sopperire alle carenze del servizio prestato da Trenitalia, incrementando il trasporto mediante altri vettori. I rappresentanti dei Comuni, però, “non intendono abbassare le loro richieste“, come afferma Roccalumera nella nota, “e continueranno la battaglia su tutti i fronti che saranno utili al fine di attenuare i disagi degli studenti e dei lavoratori del nostro comprensorio“. Anche Piero Rappa, pur riconoscendo che qualche passo avanti è stato fatto, ritiene “non soddisfacenti” queste misure e lamenta che soluzioni di buon senso e non particolarmente gravose sul piano finanziario non sono state prese in considerazione. “Continuiamo a sostenere la necessità di un collegamento diretto con l’Università degli Studi di Palermo“, spiega Rappa, “e dell’introduzione di un biglietto unico valido per i servizi erogati tanto da Trenitalia quanto da Amat, onde consentire ai pendolari di organizzare in maniera più efficiente e conveniente i loro spostamenti“. Gli fa eco il collega di Cinisi Giuseppe Manzella: “Tutto questo non è sufficiente, gli universitari hanno ancora grosse difficoltà negli spostamenti da e per l’ateneo“.

Salvatore Roccalumera non fa sconti alla Regione: “La riunione di ieri ha dimostrato lo scarso interesse che questo Governo Regionale ha nei confronti degli studenti: 8 comuni hanno fatto delle richieste specifiche e sono state quasi tutte respinte“. Le motivazioni addotte? “Sono le più varie“, spiega Roccalumera, “e riguardano la viabilità, la mobilità di questa città o peggio è stata scaricata la responsabilità su altri organi competenti. Tale atteggiamento di chiusura lascia senza parole tutti quelli che hanno lottato per il bene dei pendolari“. Tutti sono concordi nell’affermare che la battaglia intrapresa va avanti, fino a quando non si giungerà ad un cambiamento radicale nell’organizzazione dei bus sostitutivi. “Non possiamo permettere che gli studenti per recarsi a scuola debbano alzarsi alle 5 del mattino e rientrare alle 16“, continua Roccalumera, “l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Pizzo dovrà capire che non può continuare a fare annunci di investimenti senza tenere in considerazione tutti coloro che utilizzano i mezzi di trasporto nel nostro territorio”.

Intanto ci portiamo a casa questi piccoli risultati, ma resta l’amarezza nel constatare quanto al governo regionale ben poco interessano le esigenze dei cittadini.

di Eliseo Davì

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Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
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