Convegno sulla marineria di Isola. Sindaco Bologna: “Dopo le macerie, valorizziamo il territorio”

Convegno sulla marineria di Isola. Sindaco Bologna: “Dopo le macerie, valorizziamo il territorio”

È proprio dalla piccola marineria di Isola delle Femmine che lunedì 11 gennaio è ufficialmente partito il tour siciliano dedicato al pescato e alla dieta mediterranea, un progetto messo a punto dall’I.Di.Med su mandato del dipartimento regionale della pesca mediterranea, che coinvolgerà gran parte della costa siciliana. “Abbiamo scelto Isola delle Femmine perché riteniamo che la sua marineria, insieme al modo in cui viene interpretato il turismo, debba essere apprezzata”, ha spiegato Bartolo Fazio, direttore generale di I.Di.Med., “per questo abbiamo voluto partire dalla piccola realtà di Isola delle Femmine, piccola in termini di dimensioni, grande in termini storici, con l’intento di valorizzarne il pescato”.

La giornata è cominciata con un laboratorio del gusto per gli alunni delle classi 3° e 4° della scuola elementare F. Riso. Un centinaio di ragazzi si sono divertiti in giochi di degustazione, di assaggio, di riscoperta dei prodotti tipici.

IMG_2275Il cuore della giornata è stato però il convegno sulla marineria di Isola delle Femmine, che si è tenuto presso la sala conferenza dell’Hotel Sirenetta. Dinanzi ad un pubblico numeroso, si sono susseguiti decine di relatori, mentre venivano proiettate le spettacolari riprese dell’isolotto e del porticciolo di Isola. Ad aprire i lavori è stato il sindaco, Stefano Bologna, che ha ricostruito la storia recente del nostro paese e ha dettato le linee giuda della sua amministrazione nei prossimi anni per rilanciare il territorio. “Negli anni ’70 Isola delle Femmine ha subito una forte industrializzazione e il territorio ne è stato devastato”, ha spiegato il sindaco, “dopo quaranta anni, oggi ci rimangono le macerie e dobbiamo tornare all’origini: al mare, alla pesca, a ciò per cui è nata Isola delle Femmine. Ai pescatori, che hanno lavorato onestamente a mare, con tutte le difficoltà che vi sono state in questi anni; non è stato facile sopravvivere, con le nuove normative e con i cambiamenti ambientali. Adesso dobbiamo rilanciare Isola delle Femmine, dobbiamo partire dalla valorizzazione dell’area marina protetta e della riserva naturale, che fino ad ora sono state marginalizzate. Si rende necessaria un’inversione di marcia affinché diventino il motore del paese, sia dal punto di vista ambientale che turistico”.

IMG_2300Un intervento molto intenso è stato quello di Toti Lucido, presidente di Co.Ge.Pa., che con le sue parole è riuscito efficacemente a trasmettere le difficoltà a cui vanno giornalmente incontro i pescatori di tutta la regione a causa di scelte scriteriate e calate dall’alto dalle istituzioni europee, troppo lontane per conoscere le tradizioni, la cultura e le peculiarità di un territorio meraviglioso. “Il pesce di Isola è il pesce migliore di tutto il bacino del Mediterraneo, lo dico con tutto il cuore”, ha affermato Toti Lucido, visibilmente emozionato, “i pescatori arrivano con le loro barche e lo vendono subito. Ma la politica comunitaria non è adeguata, gestisce dall’alto le nostre risorse, non tiene conto di nulla, della tradizione, della cultura, di anni ed anni di lavoro dei pescatori. Sono saltati tutti gli equilibri, anche ad Isola delle Femmine. Io chiedo alle istituzioni, a nome di tutti i pescatori, un po’ di attenzione in più e chiedo che diano a questi uomini che rappresentano la tradizione del mare la possibilità di lavorare onestamente”. Purtroppo ad ascoltarlo non c’era il sindaco Leoluca Orlando, né gli assessori all’agricoltura Antonello Cracolici e il direttore del Dipartimento della pesca Mediterranea Dario Cartabellotta, che non hanno potuto presenziare all’incontro.

IMG_2295Moderati da Francesca Cerami si sono susseguiti tantissimi interventi, dedicati alle problematiche della pesca e soprattutto alla dieta mediterranea. “In pochi sanno che il pesce più venduto in Italia è il pangasio, che viene pescato nel fiume Mecong, un fiume inquinatissimo”, ha dichiarato il presidente del Gal, Gac del Territorio, Pietro Puccio, “dobbiamo riappropriarci della dieta mediterranea, riappropriarci dei nostri sapori”. Anche Bartolo Fazio è intervenuto sul punto: “Siamo convinti che la dieta mediterranea, che è la dieta con cui si nutrivano i nostri padri, sia la migliore medicina contro i tumori e le malattie cardiovascolari”, ha dichiarato. Tanti esperti hanno avvalorato questa tesi, fra cui Rosario Schicchi, professore ordinario di Botanica Sistematica dell’Università di Palermo, che ha spiegato il connubio esistente tra il pescato locale e i vegetali che crescono nelle montagne di Isola delle Femmine, e poi ancora Alfonso Milano, dirigente del dipartimento della pesca mediterranea, l’oncologo Biagio Agostana e così via.

A fine giornata, prima di un rinfresco a base di prodotti locali, il sindaco ha premiato alcuni dei pescatori più anziani di Isola e anche i più giovani, che porteranno avanti il mestiere dei loro padri. Di sera si sarebbe dovuto svolgere una cena conclusiva, ma a causa della difficoltà nel reperire prodotti ittici locali, per le cattive condizioni meteorologiche, è stata rimandata a lunedì 18 gennaio. In quell’occasione si incontreranno giornalisti, blogger, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni per scambiarsi le idee e per trasmetterle al grande pubblico.

di Eliseo Davì


(servizio de IlSiculo.com)

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Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
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