La Regione diffida l’Italcementi: ammodernamento o multa salata

La Regione diffida l’Italcementi: ammodernamento o multa salata

La Regione Siciliana ha dato al cementificio di Isola delle Femmine un ultimatum: o presenta entro 30 giorni il progetto di ammodernamento dell’impianto o le sarà sospesa l’autorizzazione e dovrà pagare una multa da 10 a 60 mila euro. Ad annunciare la notizia è stata Claudia Mannino, deputata del Movimento 5 stelle che, con il meet-up Capaci ed Isola delle Femmine, da oltre un anno fa pressioni sull’Italcementi perché rispetti le normative. Si è svolto appena poche settimane fa un convegno per discutere sul futuro dell’Italcementi, a cui l’impresa ha deciso di non prendere parte.

Dopo la nostra diffida della scorsa settimana e l’ultimatum all’Assessore di lunedì mattina”, ha spiegato Claudia Mannino, “l’assessorato ha finalmente dato seguito alle nostre richieste. Siamo riusciti a far valere il principio per cui la legge non va interpretata ma applicata”. I pentastellati sono arrivati anche a minacciare l’Italcementi di andare nuovamente in Procura, presso la quale è in corso un procedimento giudiziario per omissione d’atti d’ufficio aperto su esposto del Movimento per i fatti fino al luglio 2014.Da tempo il Movimento denuncia irregolarità sulle centraline per il monitoraggio dell’aria e sulla mancata presentazione di un progetto per l’ammodernamento dell’impianto ‘tra i più inquinanti del Palermitano”, continua Claudia Mannino,  “impianto che fino ad oggi continua a non rispettare le prescrizioni previste da un decreto AIA del 2008. E questo nonostante le nostre denunce che hanno portato all’apertura di procedimenti da parte della Commissione Europea e della Procura di Palermo”. I 5 stelle assicurano che continueranno a monitorare la vicenda, affinché la diffida dell’assessorato non resti lettera morta, e annunciano di voler informare la Commissione Europea, con la quale alimentano un contatto diretto sulla vicenda da oltre un anno, anche grazie al deputato M5S europeo Ignazio Corrao, co-firmatario degli ultimatum all’Assessorato.

La risposta dell’Italcementi non si è fatta attendere molto. Il direttore tecnico di Italcementi, Agostino Rizzo, ci ha, infatti, inviato questo comunicato:

«Lo stabilimento di Isola delle Femmine opera nel pieno rispetto delle normative vigenti e le prescrizioni previste dall’AIA sono ottemperate, come riconosciuto dagli enti competenti in sedi istituzionali. L’impianto rappresenta una delle cementerie principali del dispositivo industriale della società e una risorsa economica e occupazionale significativa per il territorio. Per questo motivo, Italcementi sta da tempo valutando – per Isola delle Femmine come per altri stabilimenti – gli interventi necessari per migliorare ulteriormente le performance tecniche e ambientali dell’impianto, prestando una particolare attenzione all’equilibrio tra gli investimenti da mettere in campo e la mutata situazione del mercato del cemento. In questo quadro, la società  presenterà a breve un proprio progetto alla Regione Sicilia. Per quanto riguarda le centraline, la società ribadisce che la centralina di Isola è già attiva, mentre per la centralina di Capaci è giunto in settimana l’allacciamento alla rete elettrica. L’attivazione del secondo punto di rilevamento è, prevedibilmente, questione di giorni. Sul tema, la società ribadisce di aver dato corso a tutto quanto era nelle proprie possibilità».

Adesso non rimane altro che aspettare le mosse dell’azienda, che entro 30 giorni dovrà rispettare i termini dell’ultimatum.

di Eliseo Davì

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