Chiusa la vicenda ausiliari del traffico estate 2015

Più o meno un anno fa, sempre su “Il giornale di Isola“, ho scritto della spiacevole vicenda degli ausiliari del traffico del Comune di Isola delle Femmine che hanno prestato servizio nell’estate del 2015, dei quali facevo parte anch’io (leggi qui). Ricapitolando in poche parole: la società alla quale il comune affidò all’epoca il servizio strisce blu, la Sfera s.r.l.s., si dileguò senza pagare a noi ausiliari l’ultima mensilità spettante, tfr e tredicesima.

Vincenzo Bruno

Dopo vari tentativi di metterci in contatto con il responsabile della suddetta società e dopo diverse promesse arrivateci tramite terzi, decidemmo, l’estate scorsa, di procedere per vie legali. Poco prima della scorsa Pasqua, il nostro avvocato, Giuseppe Siino, ha ricevuto una proposta di accordo dal responsabile della Sfera s.r.l.s., con la quale ci facevano sapere che sarebbero stati disposti a versarci entro 10 giorni il 60% di quanto ci sarebbe spettato, se non avessimo proseguito con la causa legale.

A quel punto avevamo due strade: continuare la causa per avere quanto ci spettava per intero, con gli interessi dovuti e con le spese legali pagate; oppure accettare l’accordo e chiudere questa vicenda, recuperando il recuperabile. Vi confesso che la scelta è stata dura, ma immediata ed inevitabile. Abbiamo deciso tutti di accettare l’accordo, non avendo alcuna fiducia, spiace dirlo, nella legge italiana, che d’altra parte è la stessa che, a quanto pare, consente a personaggi del genere di gestire servizi pubblici, con società a responsabilità limitata semplificata create ad hoc, tanto per dirne una. Chissà per quanto tempo si sarebbe protratta questa causa (dopo 6 mesi non ci era ancora stata fissata nemmeno la prima udienza) e chissà come si sarebbe conclusa.

Abbiamo preferito metter fine a questa vicenda, non senza amarezza per tutti i disagi che ci è costata e finanche per la sua conclusione, in parte. Perché adesso prevarrà quella parola che sono sicuro che tutti voi che state leggendo avrete già pronunciato o pensato: ANZI! «Anzi avete preso questi…». Eh vabbè. Io mi sento di ringraziare soltanto i miei compagni di sventura per non aver mollato, nonostante spesso li abbia visti quasi sul punto di farlo, e l’avvocato Giuseppe Siino, il quale si è mostrato un buon amico, prima ancora che un ottimo avvocato.

In conclusione voglio congedarmi con un auspicio, ovvero che questa vicenda possa essere almeno servita, a chi di dovere, per porre un’attenzione ancora maggiore sui percorsi attraverso i quali si assegnano gli incarichi.

Vincenzo Bruno

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